Due preziosi volumi indivisibili in cofanetto. L'autore illustra in modo dettagliato un sistema di pratiche realizzative che egli ha sviluppato a partire dall'insegnamento trasmessogli dal suo maestro, l'ucraino Arthème Galip. Il maestro gli rivelò che l'iniziazione che intendeva conferirgli proveniva da un tempio di Zarathustra.
La nazionalità russa di Arthème Galip e l'origine persiana del suo insegnamento non possono non evocare una qualche somiglianza con il mondo umano e spirituale nel quale fiorì il famoso Gurdjieff. I rari incontri avuti con il maestro bastarono comunque a segnare l'esistenza di Francis Lefebure, il quale si adoperò in seguito a far crescere il germe iniziatico trasmessogli, sviluppandone ed arricchendone le tecniche realizzative.
In tale difficile compito si avvalse anche della sua formazione scientifica occidentale, in un continuo sforzo di chiarificazione e verifica, inteso a tradurre in esercizi di massima efficacia le pratiche iniziatiche trasmesse dalla tradizione. Basandosi su un particolare tipo di yoga, su tecniche ed esercizi specifici di concentrazione e di meditazione, questo sistema permette di sviluppare i particolari sensi psichici della vista e dell'udito.
Esso conduce inoltre alla separazione temporanea, cosciente e volontaria dell'anima dal corpo, alla percezione dei mondi in cui l'uomo verrà a trovarsi dopo la morte, alla percezione della luce, del suono e della vibrazione che inondano tali mondi. Consente inoltre di ottenere prove obiettive sulla manifestazione del doppio eterico a distanza, la lettura del pensiero, la chiaroveggenza o visioni profetiche.
La fede avveniristica infusa dal Lefebure nella sua opera incita a formulare l'augurio che anch'essa contribuisca a dissipare le nebbie di quel materialismo che ancor'oggi rifiuta di arrendersi all'evidenza di una verità condivisa da tutte le tradizioni spirituali dell'umanità: quella che proclama che l'essenza dell'uomo e dell'universo è soprasensibile e che si può iniziare a conoscerla già in questa vita.