Questo libro, pubblicato per la prima volta circa un secolo fa, nei suoi aspetti fondamentali nulla ha perduto del suo interesse e della sua attualità. Nell'opera in sostanza l'Autore cerca di trovare quanto conciliabili siano tra loro il Cristianesimo e la Dottrina Spiritualista, evidenziando le molteplici verità in comune tra di esse e ritrovando spesso il senso nascosto dei Vangeli, l'interpretazione esoterica dell'Antico Testamento e il significato originario del Nuovo Testamento.
Una tale analisi accurata e obbiettiva consente di scoprire che tra Cristianesimo e Spiritismo non vi può essere tanta completa inconciliabilità, quanto complementarità, allorché vengano esaminate con apertura mentale e con superiorità morale e di giudizio.
Un'opera preziosa, quindi, divenuta necessaria fin da quando, nel 1861, per ordine delle autorità ecclesiastiche, i libri di Allan Kardec vennero pubblicamente dati alle fiamme su una piazza di Barcellona.
«Altri», afferma Denis, «hanno intrapreso questo lavoro prima di noi, ma essi cercavano meno di edificare che di distruggere, mentre noi abbiamo voluto fare opera di ricostituzione e di sintesi. Ci siamo impegnati a far uscire dall'ombra del tempo, dalla confusione dei testi e dei fatti il pensiero-guida, pensiero di vita che è allo stesso tempo la pura sorgente, il centro intenso e radioso del Cristianesimo... Così lo spiritismo, dandoci le prove naturali e tangibili dell'immortalità, ci riporta alle pure dottrine cristiane, al fondo stesso del Vangelo...
Comprenderemo in tal modo che l'esistenza ha uno scopo, che la legge morale è una realtà, che non ci sono sofferenze inutili, né lavoro senza profitto, né prove senza ricompensa, che tutto viene pesato... Il nuovo spiritualismo farà apparire, agli occhi di coloro che cercano e di coloro che soffrono, la possente visione di un mondo di equità, di giustizia e d'amore, regolato con ordine, saggezza e armonia.