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L’intento di questo libro è partecipare al lavoro di quanti hanno proposto un cammino di progressivo riavvicinamento di queste tre regioni dello Spirito.
Teilhard de Chardin affermava che è giunto il momento di renderci conto che una interpretazione dell’Universo, anche positivista, deve comprendere sia l’esterno che l’interno delle cose, sia lo Spirito che la Materia, e auspicava una concezione ispirata a una visione unitaria dello spirito vivente, capace cioè di abbracciare scienza, filosofia e spiritualità.
«Scienza, filosofia e religione convergono necessariamente nelle vicinanze del Tutto. Convergono, ripeto, ma senza confondersi e senza cessare, sino all'ultimo, di affrontare il reale sotto angoli e su piani diversi» (Teilhard de Chardin)...
Come possono il progresso tecnologico e le esigenze spirituali prescindere dai risultati, per quanto provvisori, della scienza? Questa istanza posta da Edmund Husserl è centrale nella presa di coscienza della crisi del pensiero occidentale che stiamo vivendo, amplificata dalle concezioni di tipo riduzionistico che riducono la coscienza a semplice reazione chimica del cervello. A questo punto i tre continenti, scienza, filosofia e spiritualità, vanno alla deriva, salutando come una conquista il reciproco allontanamento.
«...Nell’uomo è individualizzato quello che nell’Assoluto è universale. Tale concezione, di ispirazione buddhista, arriva ad annullare ogni dualità in un’unica realtà in cui tutto è coscienza. È arrivato il tempo storico in cui è possibile considerare l’uomo nella sua interezza, nella sua totalità e, se si vuole costruire una concezione globale, non si possono tralasciare nemmeno i territori dell’anima, dell’anemos, del respiro interiore che dona un significato alla realtà dell’esistenza. Occorre andare oltre l’idea che esista una condanna eterna e definitiva per le nostre colpe. Tutti avranno la possibilità, attraverso un percorso più o meno travagliato che ovviamente non può compiersi nello spazio di una vita, di arrivare alla salvezza, che è semplicemente la comprensione della natura dell’universo.»
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