Questo libro racconta di una esperienza di vita forte e profonda. Un giovane olandese di 26 anni si ritira per oltre un anno in un convento giapponese, vivendo la semplice e durissima vita dei monaci sotto la guida di un maestro zen. La vivace narrazione autobiografica conduce il lettore alla conoscenza, graduale e profonda dell'essenza del Buddhismo zen, vista con gli occhi profani e disincantati di un occidentale del tutto estraneo a questo mondo da secoli uguale a se stesso.
La vita del discepolo zen è una esperienza totale, che coinvolge completamente fisico e mente. Quattro ore di riposo per notte, undici ore di meditazione in una posizione scomoda e innaturale per chi non ha mai praticato yoga, duro lavoro della terra e umili corvée... solo una grande motivazione interiore trattiene Jan tra le mura del convento.
Dai brevissimi colloqui con il maestro, ben poco incoraggiamento: solo una benevola condiscendenza di fronte all'agitarsi goffo e pieno di buona volontà di un giovanottone biondo piombato nel silenzioso e tranquillo monastero. Ma il desiderio di capire e di trovare una risposta agli interrogativi dello spirito da a Jan la forza di provare e riprovare a risolvere l'enigmatico « koan », l'indovinello apparentemente senza senso che è, nella tradizione zen, la chiave iniziale per percorrere il Sentiero delle Otto Vie, indicato da Buddha.
«Una spada ben forgiata non perde mai il suo colore dorato», dice a Jan il maestro nel congedarlo dal convento. L'esperienza vissuta dall'Autore, anche se non ha dato frutti vistosi e immediati, continuerà a maturare in lui.« Il mondo è una scuola in cui vengono svegliati i dormienti. Ora sei un po' più sveglio, quel tanto più sveglio per non addormentarti più!».