In questo libro l’autrice illustra il modo in cui molte menti brillanti e preparate a dominare situazioni complesse siano state alla resa dei conti incapaci di reagire in maniera efficace, e propone di rivedere i concetti di “stupidità” e “intelligenza”.
Se per “stupido” non ci si limita al significato opposto di “intelligente”, per considerarlo invece un concetto complementare e addirittura geniale e innovativo, allora si può forse dare un senso nuovo alla situazione attuale.
Per costruire le future organizzazioni occorreranno nuove competenze, nuove caratteristiche manageriali e di leadership. Possiamo ritenere anche la “stupidità” una risorsa preziosa? E che cos’è il coraggio se non la dote che consente di superare logiche e modelli dimostratisi del tutto superati e, quindi, inadeguati?
È a queste domande che il libro cerca fornire risposte presentando ipotesi di lavoro volte a immaginare un mondo diverso (nei suoi fondamenti e nella sua etica) rispetto a quello “intelligente” esploso nel delirio autodistruttivo che stiamo ancora vivendo.
A introdurre il libro di Anna Zanardi è l’“Elogio della stupidità” scritto da Renzo Rosso, fondatore e proprietario di Diesel, brand italiano dell’abbigliamento che oggi vanta punti vendita in tutto il mondo: nella primavera del 2010 Diesel ha avviato una grande campagna pubblicitaria all’insegna del motto “Be Stupid”, che avvalora proprio i contenuti esposti in questo libro.