I vulcani sono finiti sotto i riflettori dei media a seguito dell’eruzione in Islanda di Eyjafjoll nell’aprile del 2010. Il fenomeno non è stato violento, ma la paralisi degli spostamenti aerei e l’enorme danno economico generato hanno fatto urlare al disastro.
Nel suo nuovo libro, Vulcani, Sabrina Mugnos dimostra che l’uomo, in realtà, non ha vissuto grosse catastrofi naturali, che invece sono accadute nel lontanissimo passato. A quei tempi titaniche eruzioni hanno stravolto l’ambiente, alterato il clima e sterminato gran parte delle forme viventi. Ed oggi potrebbero ripetersi, perché i vulcani che le hanno generate sono soltanto dormienti.
L’autrice, inoltre, ci descrive come il sovrappopolamento delle aree a rischio del pianeta e l’aumento della nostra dipendenza dalla tecnologia ci abbiano reso sempre più vulnerabili anche nei confronti di fenomeni eruttivi meno cruenti.
Ci svela, infine, in che modo l’attività vulcanica possa essere spettacolare quando è innocua, rappresentando il motore che alimenta il ciclo vitale della Terra. Vulcani, contiene dati e spiegazioni chiare ed esaustive. Appassiona per lo stile avvincente con il quale vengono raccontate le vicende e gli aneddoti che circondano la storia di alcuni eventi vulcanici, spesso narrati in prima persona dall’autrice nella forma di un diario di viaggio, trasmettendo al lettore la sensazione di averli vissuti davvero.