Il conte Alessandro di Cagliostro fu un personaggio carismatico e misterioso nei tumultuosi anni che portarono alla Rivoluzione francese. Alchimista, guaritore e massone, ispirò sia devozione assoluta che scherno feroce, nonché due romanzi di Alexander Dumas, un dramma di Goethe e l’opera il Mozart: Il flauto magico. La fede sincera nei poteri magici, inclusa l’immortalità, conferiti dal suo Rito Egizio, diede fama a Cagliostro, ma gli procurò anche pericolosi nemici.
I suoi celebri viaggi in Medio Oriente e nelle capitali d’Europa cessarono bruscamente nel 1789 a Roma, dove venne arrestato dall’Inquisizione e condannato a morte per eresia. Ma ancora oggi l’enigma di quest’uomo eccezionale è tuttora irrisolto. Cagliostro era lo pseudonimo di Giuseppe Balsamo, siciliano di umili origini e famigerato truffatore? Oppure egli fu investito di una missione divina in una delle più pericolose epoche europee?
Il mago massone racconta la sua straordinaria vicenda, completa della prima traduzione mai pubblicata del Rito Egizio. Gli autori esaminano il processo intentato contro di lui con l’accusa di essere un impostore e un eretico, concludendo che la Chiesa romana e la stessa storia lo hanno trattato in maniera estremamente ingiusta.
Questa avvincente cronaca, basata su nuove testimonianze documentali, mostra che l’uomo condannato fu un autentico chiaroveggente e un vero campione della Massoneria. I suoi insegnamenti possono oggi rivelarci molte cose, non solo sui segreti massonici, ma anche sulla misteriosa ostilità che il movimento continua ad attirare.