100 ritratti, 100 tra uomini e donne, noti e misconosciuti, che hanno lasciato un segno nella storia. “Lo storico, quando si occupa del passato senza pregiudizi e teoremi, scopre che gli uomini e le donne che sono la materia prima del suo lavoro sono quasi sempre una combinazione di vizi e virtù, di nobili aspirazioni e di bassi interessi, di generosità e cinismo, di grande intelligenza e di sorprendente stupidità. E quando comprende che il bene, negli avvenimenti storici, è raramente disgiunto dal male, gli è più facile capire perché la storia sia irrazionale, contraddittoria, spesso assurda e, in ultima analisi, terribilmente umana.” Tanto umana che, talvolta, solo la descrizione di un carattere o di una personalità sembra dare davvero conto di alcuni eventi.
Per questo Sergio Romano, nella sua rubrica sul “Corriere della Sera”, si trova spesso sollecitato dai lettori a tracciare brevi ritratti di personaggi che, pur non essendo stati protagonisti assoluti, hanno lasciato tracce importanti nella storia. In poche decine di righe, l’autore ne restituisce il profilo essenziale, insieme a quello di un’intera epoca. Questo libro raccoglie, rivisitati e rielaborati, 100 di quei ritratti: da Gobineau teorico del razzismo a Dunant fondatore della Croce Rossa; da Romolo Gessi, l’esploratore che combatté nel Darfour, a Gertrude Bell, “inventrice” dell’Iraq; da Margherita Sarfatti a Edgardo Sogno, dai gerarchi nazisti ai generali e diplomatici italiani; ma anche giganti come Saladino o Talleyrand colti in aspetti poco noti o da una prospettiva insolita. Il risultato è una galleria che ci fa cogliere il senso delle azioni di uomini e donne che hanno contribuito dietro le quinte a fare la storia, recitando la loro parte, grande o piccola che sia stata, sul palcoscenico del mondo.