Molti anni dopo la morte della Weil, nel 1973, quando tutti i suoi grandi testi erano già editi, la Pétrement, che all’epoca lavorava intensamente a una nuova edizione dei Cahiers, decise di pubblicare questa biografia, destinata a rimanere un punto di riferimento insostituibile proprio perché riesce a essere simultaneamente due cose che di rado convivono: studio documentato e testimonianza personale. Simone Pétrement, oggi considerata uno dei massimi studiosi dello gnosticismo, conobbe Simone Weil sui banchi di scuola, nella classe di Alain. E presto della Weil divenne amica: di fatto, per formazione mentale e per interessi fu una delle persone a lei più affini.
L’affascinante mondo familiare, il rapporto con il fratello André, il lavoro alla Renault per conoscere la realtà dell’industria, la militanza politica (memorabile l’incontro con Trockij), la guerra civile spagnola, infine la maturazione del pensiero supremo della Weil, che si fissa nei Quaderni: con amorosa e illuminata attenzione la Pétrement ci permette di capire, in ciascuna di queste fasi, il contesto e lo sfondo su cui è apparsa una figura che oggi si rivela essenziale in tutti i suoi aspetti, nel rigore della vita come nel cristallo del pensiero.