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Alexander Langer è un personaggio che sembra portare in sé i caratteri più significativi di un’avventura umana contemporanea. Un’avventura che comprende curiosità intellettuale, frequentazioni fittissime, tensione spirituale, passione politica, sensibilità culturale e anche una sempre più sofferta e ingovernabile fragilità. "Un personaggio mosso d’altra parte da un’inesauribile curiosità per gli altri, tale da porlo al centro di una fittissima rete di relazioni, cercate e coltivate con cura, prima nell’ambito del mondo cattolico e poi nella sinistra rivoluzionaria, fra i Verdi, al Parlamento europeo o nell’inferno del conflitto in ex Jugoslavia. Un uomo, ancora, reso via via più fragile e sofferente dalle proprie debolezze, tanto più acute per la connaturata attitudine a caricare su di sé i pesi degli altri.
Quel viaggio ho provato a farlo io per primo, con l’affetto di chi ha condiviso almeno in parte alcune delle esperienze più significative della sua stessa generazione, ma anche cercando di mantenere il distacco indispensabile a chi si propone di raccontare una vita ad altri, con lo scopo di suscitare, oltre all’interesse, anche e soprattutto una libera riflessione critica." (F. Levi)
Chi era Alexander: Langer Alexander Langer è nato nel 1946 a Sterzing/Vipiteno (Bz), ha vissuto a Bolzano e a Firenze. Negli anni ottanta è stato tra i promotori del movimento politico dei Verdi in Italia e dal 1989 deputato al Parlamento europeo. Nel Parlamento è stato il leader dell’opposizione alla guerra nel Golfo e poi dello schieramento che esigeva un deciso intervento politico, umanitario e anche di polizia internazionale nell’ex Jugoslavia; iniziatore di risoluzioni su temi di grande importanza: sul Kossovo, sui diritti dei curdi, sul Tibet, sulle repubbliche baltiche, su una politica demografica rispettosa dell’etica e dei diritti dei popoli del Sud, sull’istituzione di un Tribunale internazionale per l’ambiente, sul Medio Oriente, su Cipro, sulle Alpi, contro l’Expo di Venezia, contro la clonazione di embrioni umani. Impegnato in numerosi movimenti e iniziative, tra cui la “Campagna Nord-Sud”, la “Fiera delle utopie concrete per la conversione ecologica” (Città di Castello), “sos-Transit”, “Pro vita alpina”, l’“Associazione per la pace”, “Helsinki Citizens’ Assembly” e altre. È stato tra i fondatori del “Forum di Verona per la pace e la riconciliazione nell’ex Jugoslavia”, la più importante rete di collegamento tra democratici di tutte le regioni ed etnie dell’area dell’ex Jugoslavia. È morto suicida nel 1995.
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