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Godwin racconta la storia del mito polare senza farsi condizionare dallo scientismo e senza pregiudizi, confrontando dati scientifici con elementi esoterici nel tentativo di trarre una sintesi, accostando senza timori documenti di cultura “alta” – siano essi scientifici o esoterici – con documenti di cultura “bassa”, come romanzi popolari, film, leggende metropolitane e testi propagandistici. Come risulta dall'osservazione del più semplice globo celeste, la Terra non percorre un'orbita attorno al sole perfettamente diritta ma con un'inclinazione angolare di circa 23 1/2° rispetto alla perpendicolare. Eppure siste una storia spesso ripetuta secondo la quale la situazione del nostro pianeta era un tempo ben diversa, fu una catastrofe a produrre lo stato presente della Terra e un giorno verrà ripristinata la perfezione geometrica delle origini.
Il mito polare è un’opera che non solo affronta per la prima volta il tema dell’origine polare dell’umanità, ma fornisce anche un’immensa quantità di materiale di riferimento e soprattutto "di prima mano": testi introvabili e solo sentiti nominare, autori bizzarri e del tutto sconosciuti, scienziati ortodossi o pseudoscienziati che hanno formulato teorie eterodosse, personaggi politici, uomini di cultura, occultisti di seconda categoria, maestri della Tradizione, romanzieri pulp, mistici, imbroglioni e così via, sfilano davanti agli occhi del lettore per dare una mappa esaustiva di questo singolare tema che ha percorso in maniera sotterranea la nostra civiltà.
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