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I metaprogrammi consentono di filtrare la realtà esterna al fine di costruire una personale mappa della realtà, va da sé che la conoscenza o meglio la consapevolezza di come agiscono tali filtri da sì che si possa comprendere il nostro e l'altrui modo di agire. La capacità di identificare i filtri del nostro interlocutore, e quindi di conoscere il suo soggettivo processo di costruzione della realtà, ci consente di comprendere la sua mappa e prevedere le sue azioni e reazioni. Un libro agile, chiaro, a tratti divertente, che vi insegnerà a non cadere nelle trappole delle false convinzioni, dei pregiudizi o delle distorsioni, a non bloccarvi in inutili irrigidimenti o resistenze. E ad ottenere ciò che desiderate!
Perché spesso pensiamo che ciò che motiva noi dovrebbe motivare anche gli altri? Ed ancora: perché spesso pensiamo che siano gli altri a non capire, a non capirci...? Così come ogni porta viene fabbricata con la sua chiave, gli esseri umani hanno una propria chiave di accesso alle loro percezioni, rappresentazioni e motivazioni. Comprendere l'altro significa trovare la giusta chiave! I metaprogrammi rappresentano un passepartout per aprire tutte le porte. Essi identificano lo schema operativo delle persone, e cioè il loro modo di filtrare le informazioni che derivano dal mondo esterno, di elaborarle e tradurle in comportamenti.
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