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L’Aldilà è prima di tutto un “luogo” strettamente legato alla dimensione concreta, al mondo posto “al di qua”, spazio dei vivi e separato da quello dei morti, che si tratti dell’isola di Avalon della leggenda arturiana, dell’Ade classico, dello She’ol ebraico o dei regni immaginati da Dante Alighieri. Quest’opera non si limita ad esaminare la visione del mondo dei morti presso le diverse culture e religioni e il rapporto del mondo dei morti con il mondo dei vivi; ma raccoglie anche i più famosi viaggi nell’oltretomba raccontati nel mito e in letteratura (tra cui le discese di Ishtar, Orfeo, Ulisse ed Enea agli inferi) ed esamina la testimonianza di coloro che si sono trovati in stato di pre-morte.
All'interno i più famosi viaggi nell'oltretomba raccontati nel mito e in letteratura; in più le testimonianze di chi si è trovato in stato di pre-morte. La visione dei morti presso le diverse culture e religioni. Da sempre l’uomo ha sentito il bisogno di immaginarsi uno spazio dove l’anima migra quando la vita finisce e il corpo viene abbandonato. Tutte le culture infatti hanno pensato, immaginato, dimensionato, il territorio in cui gli uomini, alla fine della loro permanenza in questo mondo, andranno per affrontare un’esistenza “altra”. Esistenza che è spesso condizionata dai comportamenti che hanno caratterizzato la vita in terra. Benché la rappresentazione dell’Aldilà debba necessariamente fondarsi sulla credenza della sopravvivenza dell’anima e su una qualche idea di divinità, il tema viene qui affrontato in maniera non esclusivamente connessa a una riflessione metafisica, sorretta dalla fede e dalla spiritualità.
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