La solitudine può essere bella e creativa, ma solo se scelta. La solitudine non voluta, invece, fa soffrire e tocca un po' tutti. Talvolta è evidente, come nel caso dei nuovi esclusi, di chi non può essere protagonista di nulla o di chi vive solo; altre volte è celata da una rete di relazioni sono apparenti, senza contatti nutrienti, reali e umani. Così lo spazio interno si inquina per mancanza di scambi vitali: al chiuso della propria mente o della propria famiglia, i problemi sembrano ingigantirsi, assumere drammaticità e perdere i loro contorni reali.
Alla fine non si riesce a condividere i propri stati d'animo con nessuno, nemmeno con se stessi. E il risultato è una profonda inspiegata sofferenza, o azioni estranee perfino a se stessi.
Questo libro, passando in rassegna i diversi tipi di solitudine e ripercorrendo i contorni di casi reali, aiuta ciascuno a ricostruire le cause della propria solitudine, con lo scopo di suggerire come fare ad aprire porte e finestre, lasciar entrare e uscire la vita e le emozioni, sdrammatizzare e infine perdonarsi.