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La vita di Sister Chan Khong è solo uno dei temi di questa appassionante autobiografia, che è al tempo stesso anche la storia di Thich Nhat Hanh, una delle figure più rappresentative del Buddhismo nel mondo, apprezzata e amata da persone di ogni cammino spirituale. Sister Chan Khong, divenuta monaca buddhista giovanissima, da sempre accompagna il suo maestro nei ritiri in tutto il mondo. Ecco che la sua autobiografia si intreccia inevitabilmente con quella di Thich Nhat Hanh, ad oggi uno dei principali maestri viventi del Buddhismo impegnato, con un grandissimo seguito anche in Italia.
Amore per gli altri, impegno sociale e indomito coraggio sono le armi con cui da sempre Sister Chan Khong conduce la sua instancabile battaglia per un mondo più giusto e consapevole. Diventata discepola di Thich Nhat Hanh in età giovanissima, ha condiviso con lui le iniziative sociali e pacifiste sin dai tempi della guerra in Vietnam, quando ha partecipato alla nascita di uno dei più significativi movimenti di azione nonviolenta del secolo, divenuto famoso come i "Piccoli Corpi di Pace": gruppi di laici e monaci che si recavano nelle campagne per creare scuole, ospedali e per ricostruire i villaggi bombardati, subendo attacchi da entrambi i contendenti, che li ritenevano alleati del proprio nemico.
L'arma del vero amore è soprattutto la testimonianza di come l'amore può essere più forte di ogni violenza e insieme la narrazione di un intenso percorso di crescita che ha portato Sister Chan Khong a diventare una delle più autorevoli insegnanti della pratica della consapevolezza e di presenza mentale proposta da Thich Nhat Hanh.
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