L'autore “ri-vela” in questo libro la sussistenza, dietro il simbolismo alchimico – che echeggia il linguaggio universale della trasformazione in tutti i regni della Natura e dello Spirito –, delle modalità di inveramento del processo di realizzazione iniziatica. In tal modo viene propiziato l’avviamento verso una verità ultima che nemmeno il simbolo può compiutamente rendere, perché essa rimane il frutto di una ricerca e l’oggetto di una conquista perseguiti con intelligenza e tenacia, al di là della tentazione ingannevole di facili ricette e scorciatoie.
La riflessione sui simboli del percorso iniziatico mira infatti soprattutto a favorire l’affacciarsi delle intuizioni che, opportunamente interpretate, valgono a orientare la ricerca interiore nella direzione giusta. Il riscontro, effettuato dall’Autore, delle verità ermetiche in seno ad alcune grandi Tradizioni spirituali dell’umanità, fornisce una conferma dell’importanza e della corretta impostazione del suo assunto.
Nella sua Prefazione, l’Autore scrive tra l’altro: “I processi alchimici non sono semplici manipolazioni miranti a trasformare i metalli vili in oro. Il piombo che gli alchimisti vogliono trasformare non è il comune metallo, ma il Saturno dei Filosofi Ermetici, il quale a sua volta non ha niente a che vedere col corpo celeste, ma si identifica col principio astrale interno, presente in tutta la materia.
I processi alchimici sono processi microcosmici molto segreti che costituiscono l’oggetto centrale dei misteri della più remota antichità...Quindi per dare ai seri ricercatori della verità un’indicazione onesta, nel presente scritto verrà sollevato – fino dove è consentito dalla legge non scritta – il velo che gli antichi adepti hanno steso sull’arte ermetica, affinché i sinceri ricercatori non smarriscano più la retta via, quella che porta al lapis philosphorum”