L'opera di C. Agrippa è uno dei principali documenti delle scienze esoteriche e magiche del periodo intorno al Rinascimento. Oltre ad una parte (quella della cosiddetta "magia naturale") che può interessare anche la storia della scienza e che dà ragguagli su varie credenze o superstizioni dell'epoca, le altre parti ci trasmettono non poche consocenze valide riguardanti anche la fisiologia e la morfologia occulte dell'essere umano, poi tutto lo strumentario dei simboli, dei caratteri, dei segni e dei pentacoli da usare nella magia cerimoniale operativa; a questo riguardo Agrippa ha raccolto un materiale dalle origini enigmatiche, da considerarsi di un livello più alto che non tutto ciò che è reperibile nei vari grimoires più o meno deformati o contraffatti dell'epoca.
Non sono da trascurare, nella terza parte dell'opera, riguardante la "magia divina", ossia l'altra magia, diversi dati di carattere autenticamente iniziatico e, come tali, di una perenne attualità. Essi sono stati messi in risalto e lumeggiati nell'ampio studio introduttivo curato da un competente, quale Arturo Reghini, studio che, per quanto sintetico, è uno dei più approfonditi esistenti sull'argomento.
In vista di questi vari aspetti, è stata curata la presente nuova edizione italiana del De Occulta Philosophia, opera che è certamente un "classico" in questo genere di letteratura e chenon era facilmente reperibile anche in antiquariato.