Era il 12 novembre 1783 quando Pilâtre de Rosier e il marchese d’Arlandes si sollevarono a 100 metri dal suolo nel pallone dei fratelli Montgolfier e percorsero una distanza di 8 chilometri. Più di 200 anni dopo, le mongolfiere moderne continuano a farci sognare. La mongolfiera è quanto rimane dell’infanzia in ogni adulto, è Jules Verne e le sue avventure prodigiose, è un mondo di poesia vivente e palpabile.
E oggi, con la testa tra le nuvole, questi moderni piloti ci trasportano in un altro mondo, quello dei grandi raduni, in Francia e fino ad Albuquerque, dove ogni anno si tiene il più grande raduno di mongolfiere, con quasi 800 aerostati che decollato tutte le mattine. E poi ci sono gli esploratori dell’aerostato, come Bertrand Piccard o Steve Fosset, che hanno realizzato i primi giri del mondo in pallone con mezzi rivoluzionari. Ieri come oggi, dai fratelli Montgolfier ai piloti del futuro, l’aerostatica, per quanto sviluppatasi nel corso del tempo, ha mantenuto lo stesso principio e ogni pilota deve venire a patti con la natura per potere dare del tu alle nuvole.