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Non c’è più Comune, Provincia, Regione o Università che non voglia immolarsi a un grande architetto, pagandone le salatissime parcelle e tarpando le ali ai giovani, grazie a pseudo-concorsi blindati da barriere impossibili da superare per un talento geniale ma alle prime armi... Vi è una sorta di piaggeria del potere nei confronti delle archistar che davvero sgomenta: possono lanciare le loro uova marce su un Tintoretto, lasciare loro segno imperituro avulso dal contesto quale monumento al loro narcisismo, senza che nessuno esclami che il re è nudo.
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