L’universo dei clandestini al lavoro. Una situazione drammatica composta da violenze e soprusi da parte di caporali e datori di lavoro italiani che fanno leva sulla ricattabilità della forza lavoro clandestina per sequestrare loro documenti, trattenere le misere paghe concordate, il tutto condito da insulti e violenze quotidiane e con la collaborazione attiva di piccoli malavitosi locali.
Uno scenario che mai compare sui quotidiani nazionali e che invece rappresenta la dorsale nascosta di un’Italia truce e violenta: l’altra faccia del mito “italiani brava gente”.
Dalle campagne siciliane e del foggiano, fino ai cantieri edilizi e agli ortomercati del Nord, da questo libro emerge una fotografia brutale del nostro paese.
Marco Rovelli si è mischiato con i clandestini, bevendo insieme a loro il tè, e comunicando, facendosi raccontare le loro storie finora inascoltate: dal loro racconto emerge anche il volto crudele del nostro capitalismo che in alcune aree e comparti è ritornato a forme di sfruttamento ottocentesche.
Un’indagine narrativa necessaria.