La Bhagavad Gita, o Poema Divino, con i suoi 18 Canti composti nel metro Sloka, occupa una posizione unica fra il gran numero di opere sanscrite, di varie epoche e di varie dimensioni, di cui è ricca la letteratura dell’India. La Gita è considerata una delle gemme della letteratura sanscrita e non c’è altra opera che nei secoli abbia avuto in India un’eguale influenza. Si può forse dire che la Bhagavad Gita contenga l’essenza della filosofia indiana, ed è appunto questo eclettismo che l’ha innalzata al rango di una delle grandi Scritture indù.
Ma vi sono alcune opere letterarie che appartengono, per la loro universalità e per il canto poetico e mistico che vi è contenuto, all’umanità intera. La Bhagavad Gita è una di queste. Dal 1905 la Società Teosofica Italiana ha stampato e diffuso numerose edizioni della Gita, mirabilmente tradotta nella nostra lingua dal dr Jinarajadasa e dalla signora Maria Luisa Kirby.