Il mondo in cui viviamo oggi è pieno di sofferenza, disagio, violenza, di un’inquietudine nata dalla disarmonia interiore. La vera pace, sia individuale sia mondiale, non è frutto di marce o di riunioni ai vertici, ma potrà derivare solo da una trasformazione, anzi, una ‘mutazione’ globale, olistica, della persona.
Perché la pace non è solo non guerra e non aggressione: è passare da una prospettiva di vita frammentaria, basata sui concetti di io e mio, a una prospettiva olistica; è passare dalla dimensione psicologica del confronto e della competizione a una psicologia di amore e collaborazione.