Una raccolta di scritti filosofico-religiosi di epoca tardo-ellenistica, attribuiti ad Ermete Trismegisto, il Mercurio latino identificato anche con l'egiziano Thot, il Dio che dona agli uomini la scrittura. Parliamo del Corpus Hermeticum. Le caratteristiche di fondo di questi testi si riassumono in una dottrina esoterica, in una "divina rivelazione", donata agli uomini da Ermete non mediante dimostrazioni razionali e deduzioni logiche, bensì tramite una sorta di "iniziazione"misterica.
Per gli alti contenuti spirituali e morali di questa letteratura, durante il Medioevo e il Rinascimento, Ermete Trismegisto fu addirittura considerato un profeta pagano di Cristo.Il corpus è qui tradotto, con testo a fronte, seguendo la fondamentale edizione greca e latina con introduzione e commento di A. D. Nock e di A. –J. Festugière (quattro volumi, Paris 1945-54), anche questi tradotti integralmente.
Dopo un'introduzione filologica generale, seguono i 18 trattati greci del Corpus, a partire dal Pimandro, ciascuno corredato da introduzione e note; conclude questa serie l'Asclepio, pervenuto in versione latina dall'originale greco Lügos téleios o Discorso perfetto. Infine vengono riuniti i frammenti, comprensivi sia dei 22 estratti di Stobeo, tra cui la Kore kosmou o Pupilla del cosmo, sia di passi citati da altri autori, greci e latini.
L'edizione Nock- Festugière è completata dalla curatrice con un' appendice: in questa troviamo un saggio critico con i principali progressi occorsi nello studio dell'ermetismo a partire dalla pubblicazione dell'edizione Nock- Festugière, dai nuovi orientamenti della critica alle scoperte di tre testi ermetici conservati in copto nella "biblioteca" gnostica ed ermetica di Nag-Hammadi.
ùDi uno di questi trattati, quello Sull'Ogdoade e l'Enneade, l'unico non pervenutoci in lingua greca o latina, è offerta la traduzione italiana, con testo copto a fronte, estesa introduzione e note di commento; anche gli altri due sono studiati nella parte introduttiva. È infine raccolta dalla curatrice sia la bibliografia degli ultimi cinquant'anni sul Corpus Hermeticum sia quella relativa all'ermetismo filosofico in copto.
"Tutte le cose appartengono all'Uno e quest'Uno è tutte le cose; infatti, un termine è talmente connesso all'altro che è impossibile che l'uno rimanga separato dall'altro." Parole di Ermete Trismegisto ad Asclepio