Maurizio Giangiulio, cui si devono anche la revisione del testo greco, la scorrevole traduzione e le note, traccia nell'introduzione un profilo di Giamblico e del pitagorismo di età imperiale.
Pitagora fu personaggio di fascino e carisma straordinari, fondatore del VI secolo a. C. di una scuola filosofica dalle regole di vita singolari e misticheggianti. La vita pitagorica non è però solo la parabola biografica di un uomo eccezionale. Delineando la vita e gli insegnamenti del Maestro, infatti, Giamblico intende esortare i lettori verso una "vita pitagorica" che coincide con la vita contemplativa e speculativa.
Testimonianza della grande fortuna goduta in età tardoantica dalla filosofia legata a Pitagora, lo scritto di Giamblico si rivela anche opera fondamentale per la comprensione storica del pitagorismo più antico grazie alla ricchezza delle fonti utilizzate.