Verso la fine della sua vita René Daumal intrecciò un intenso rapporto epistolare con una giovane coppia di amici nell’intento di condurla fattualmente, precisamente, sulla via della «conoscenza di sé». Una conoscenza che esige un lavoro, un’opera di trasformazione incessante secondo modalità che solo un vero maestro spirituale può trasmettere. E tale, indubitabilmente, Daumal era.
Ispirato dall’insegnamento di Gurdjieff e della sua scuola, dotato di una straordinaria perizia nella comprensione della spiritualità indiana, Daumal sa offrire a tutti i lettori – con un’abilità e una determinazione che è possibile ritrovare solo nelle lettere di Pascal a Mademoiselle de Roannez – una bussola capace di guidarli sulla strada, lunga e difficile, che porta all’«acquisizione della coscienza». Queste lettere sono dunque un invito al viaggio – al viaggio in se stessi per non scoprirsi automi.