L'aforisma forse più noto - e molto citato da Slow Food - di Wendell Berry è: «Mangiare è un atto agricolo».
L'autore è un teorico statunitense delle 'virtù rurali', scrittore, saggista, poeta, docente di letteratura all'Università del Kentucky e, soprattutto, coltivatore. Di questo intellettuale-contadino Slow Food Editore pubblica ora, nella collana Terra Madre, una selezione di suoi saggi mai tradotti in italiano, utili a divulgare presupposti, contenuti e obiettivi di quello che è stato definito il 'bioregionalismo' americano: movimento che postula in ogni specifico territorio un 'autogoverno della vita' basato su pratiche sostenibili, radicate nelle tradizioni e nella coscienza delle comunità locali.
Terra, agricoltura, ambiente, consumi, vita collettiva sono oggetto delle riflessioni di Berry, incentrate su una critica, non nostalgica ma sorretta da un profondo afflato spirituale, alle distorsioni del gigantismo industriale e della globalizzazione livellatrice.
Tra le più interessanti per le tematiche legate al grande progetto Slow Food di Terra Madre, gli interventi che esaltano la biodiversità, la produzione su piccola scala, la compatibilità ambientale dei comportamenti umani.
Non mancano pagine in cui l'autore descrive i luoghi dove è nato e cresciuto e che tanta parte hanno avuto nell'elaborazione del suo pensiero. Il verso del poeta scozzese Edwin Muir, caro a Berry, che titola la raccolta, ben esprime la speranza in un mondo nuovo, dove gli uomini possano vivere in pace fra di loro e in equilibrio con l'ambiente.