Scritto da uno dei padri fondatori dell'agricoltura biologica, questo saggio lungimirante riafferma, a oltre mezzo secolo dalla prima pubblicazione, l'attualità delle sue analisi, insieme alla necessità di ripartire dalla terra per riannodare il legame fra alimentazione, ambiente e salute.
La giusta via per conservare la fertilità e l'equilibrio della terra, "il capitale reale della nazioni", radice di ogni cultura e fonte insostituibile di cibo, va trovata nell'osservare il lavoro della natura e le pratiche agricole tradizionali.
Liberare i campi dalla chimica e dallo sfruttamento intensivo consentirà di ritornare a colture salubri e opulente.