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Dall'introduzione di Enrico Alleva e Francesca Matteucci
"...fino a che punto possiamo riconoscerci nelle altre scimmie antropomorfe, ovvero quanto di "innato" c'è davvero nel nostro comportamento?
Non a caso il libro si sofferma su un fenomeno vituperabilmente orribile come lo stupro di un maschio su una meno muscolosa femmina: perché se questo fenomeno fosse (sbagliando di grosso!) spiegato come una tendenza innata - e magari perciò non del tutto volontaria - a inseminare con i propri geni un utero ricettivo, allora violentare una donna potrebbe non essere atto così riprovevole. Ed è da queste visioni riduzioniste, sessiste, reazionarie che la biologia darwiniana deve tenersi distante.
Questo libro, leggiadramente, tenta di farlo. Come il celebrato saggio "Armi, acciaio e malattie di Jared Diamond" (Einaudi, 2000), si iscrive in un filone terzomillenista che vuole edificare un ponte robusto tra discipline scientifiche e mondo delle "humanities" sociologiche e socioculturali."
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