Vi sono labirinti stellari e labirinti nella psiche dell’Uomo. Labirinti nel cuore della materia e labirinti musicali. Labirinti di terra, di pietra, di foglie e labirinti spirituali. Questa figura ricorre, fin dai tempi più antichi, in tutte le culture e a tutte le latitudini, assumendo funzioni e significati spesso assai disparati.
In questo libro documentato e ricco di spunti, Alberto Cesare Ambesi ce ne offre una rassegna ampia e molto articolata. Ci parla di labirinti mitici (la vicenda di Teseo, Arianna e Minosse, ovviamente, ma anche l’immagine della caverna, emblematica soglia di accesso al mondo infero e ai suoi temibili custodi), scientifici (la doppia elica del DNA o l’enigmatica ripetitività dei frattali), architettonici (il labirinto sul pavimento della cattedrale di Chartres e di altri edifici medievali), pittorici (le costruzioni impossibili di Escher), letterari (i labirinti intellettuali di Hölderlin, Rilke, Eliot, Borges), musicali (Bach e Webern, cultori di un’arte contrappuntistica labirintica)…
Si tratta insomma di un’indagine a tutto campo, compiuta seguendo un filo sottile che, come dice l’autore, è il solo in grado di condurci «fino al centro del labirinto, laddove diventa possibile all’Illuminazione interiore risplendere attraverso il simbolo e l’allegoria».