"Il nostro sentirci superflui e appesantiti dalla vita non è dovuto al suo essere inutile: l’esistenza è appagamento senza fine, ma noi abbiamo scordato il sentiero che conduce a quel destino. Esistiamo senza avere alcun rapporto con la vita. Questo non è vivere ma aspettare di morire. E come può l’attesa della morte essere altro dalla noia? Come può portare felicità?
Io voglio dirvi che esiste una via al risveglio da questo incubo che avete confuso con la vita. Il sentiero è sempre esistito: il sentiero che porta dall’oscurità alla luce è eterno. La sua esistenza è certa, ma noi gli abbiamo voltato le spalle. Ora voglio che voi tutti torniate a guardarlo... avete sete di quella luce che riempie di gioia la vita? Volete conseguire la verità che dona immortalità all’uomo? Se lo volete, il mio invito è rivolto a voi, vi prego di accettarlo: io vi invito alla gioia, alla luce, all’immortale. Dovete solo aprire gli occhi, allora abiterete in un nuovo mondo ricco di estasi vibrante.
Dovete solo svegliarvi e guardare. Di fatto, nulla nell’uomo si è mai estinto, né ha perso la rotta: i suoi occhi sono chiusi e l’oscurità l’ha invaso, facendogli perdere l’orientamento. Chiudendo gli occhi, egli perde ogni avere, aprendoli diventa un re: io vi invito a svegliarvi da questo sogno di rovine per assurgere alla maestà di un imperatore. Desidero trasformare la vostra disfatta in una vittoria, la vostra oscurità in luce, la vostra morte in immortalità. Siete pronti a imbarcarvi con me in questo viaggio?" - Osho