La modernizzazione in Africa non ha prodotto sviluppo, bensì disgregazione e povertà. Dettata dalle esigenze economiche dei governi di difendere le proprie basi sociali urbane e giustificata dalla visione ereditata dal colonialismo: da una parte la modernità della città, dall’altra l’arretratezza di pastori e contadini. Perseguita in maniera autoritaria, a volte violenta, dando per scontato che grandi cambiamenti producono vittime. L'autore, esperto di Cooperazione, affronta il problema del rapporto tra sviluppo e sottosviluppo e quello della cooperazione allo sviluppo, delle sue carenze e delle malefatte che ha prodotto. Il libro è costruito come un grande viaggio sulle rotte di Senegal, Mali, Burkina Faso, Etiopia, Tanzania e Angola.