L’Italia come un enorme condominio in cui compaiono per tipologie umane tutti i guasti del paese. Con la furia del grottesco e la violenza del paradosso un grande scrittore come Giuseppe Montesano ci restituisce lo sfascio sociale, la deriva morale, l’esausta tolleranza di un popolo di sudditi: il suddito televisivo, il consumatore globale, l’uomo medio assoluto, lo schiavo della pubblicità, e poi i risanatori dell’economia nazionale, i venditori di lavoro, i venditori di spiagge, i venditori di aria da respirare, i creatori di sempre più mostruosi prodotti ogm. In un crescendo che va dal buffo (i reality show fatti in casa) all’orrore (i nonni mortificati dallo spostamento dell’età pensionabile e schiavizzati dai nipoti disoccupati). Un’Italia malata, come ha detto Bocca, con una democrazia malata e una cultura ancora più malata.