Gutton ci suggerisce che non esiste momento della vita altrettanto sensibile ai sismi dell’animo quanto l’adolescenza. La tesi proposta dal libro è che l’adolescenza sia un atto di creazione e anche un’esperienza di creazione. Ciò significa pensare ad ogni singolo adolescente come immerso in una dimensione di sé che intravede e insegue, ma che continuamente gli sfugge. È come se egli fosse confrontato, con forza, alla possibilità di realizzare qualcosa di molto importante, la creazione di sé e, al contempo, intuisse, con altrettanta forza, che tale esperienza deve necessariamente svolgersi in un clima libero dalle costrizioni del pensiero razionale, proprio e altrui. Così, l’accostamento che il libro propone in vari modi è quello con l’artista impegnato nella realizzazione della sua opera...