Ad oltre un quarto di secolo dalla sua comparsa, si può dire che questo breve scritto non dica niente di nuovo a chi ha navigato tra i concetti di karma, illuminazione, amore universale. Eppure esso mantiene intatto un sapore fresco, un colore rasserenante, un clima spiritualmente nutriente in poche parole, è attraversato senza alcuna solenne esplicitazione, da una pervadente fede nella possibilità che l'individuo scopra la sua natura più profonda, quella di un essere votato alla piena felicità, nonostante tute le brutture del mondo. "La via perfetta per giungere all'illuminazione è l'amore. E' lì per tutti, in ogni momento" (pag. 84). "Il peccato che più richiede di essere amato e perdonato è quell'atteggiamento mentale per il quale gli esseri umani sono peccatori" (pag. 85). "Proprio quelle persone che ora ci sembrano volgari, ignoranti, stupide, disoneste, squilibrate, quando impareremo ad amarle e ad amare tutti i sentimenti che suscitano in noi, proprio loro diventeranno il nostro biglietto per il paradiso" (pag.86)