I simboli più diffusi nell'arte tibetana sono gli otto simboli favorevoli, gli otto oggetti benaugurali, i sette tesori del potere regale, i sette tesori secondari, i sette gioielli, i sei presagi di lunga vita, le cinque qualità che deliziano i sensi, i quattro fratelli in armonia e i tre simboli della vittoria. Ma qual è il significato di questi catalizzatori che permettono l’emergere del bene, del bello e del buono e che contengono quella “energia essenziale” che nessuna repressione e persecuzione è mai riuscita ad estirpare dal Tibet?

L'idea base del lojong consiste nel fare amicizia con ciò che solitamente rifiutiamo, con ciò che consideriamo "male" in noi e negli altri. Nello stesso tempo impariamo a condividere ciò che ci sta a cuore, ciò che reputiamo "bene." Pema Chödrön, che commenta e spiega brevemente ciascun lojong, suggerisce di sceglierne uno a caso ogni mattina e di comportarsi in accordo con il suo significato per tutta la giornata.

Il Tong-zi-gong è la disciplina più stupefacente dei monaci shaolin, "l'arte della flessibilità", "lo yoga buddhista del guerriero", chiamato anche "kung-fu del fanciullo". Il Tong-zi-gong permette di raggiungere l'armonizzazione di corpo, mente e spirito che è alla base delle arti marziali di Shaolin. Gli autori ne approfondiscono accuratamente tutti gli aspetti, dalla storia alla pratica: i requisiti per poterlo praticare e superare i limiti della natura materiale, le tecniche per ottenere flessibilità, forza, resistenza e longevità, tutti gli esercizi di respirazione e meditazione. L'opera è completa di numerose immagini che aiutano il lettore nella comprensione delle posture.

Sono sempre più numerosi coloro che vengono affascinati dai «mantra», le formule sacre che si imparano a memoria per la meditazione in India, Cina e Tibet. Come è comprensibile, il loro significato preciso e la loro funzione sono rimasti a lungo circondati da un alone di segretezza, per evitarne errate interpretazioni e abusi. John Blofeld, ben noto studioso della contemplazione yo.gica buddhista, spiega il significato e la funzione di queste sacre «parole di potenza». I meditatori le recitano sonoramente e ritmicamente, o le ripetono interiormente, e spesso visualizzano le sillabe come se emanassero raggi di luce fulgidamente colorata.

L'autore setaccia i testi del Canone pali per mettere a fuoco la personalità del Buddha e la sua visione del mondo, profondamente innovativa rispetto al contesto storico in cui visse e operò. Ne risulta un libro coinvolgente, stimolante, a volte provocatorio e sempre strettamente personale nel suo approccio laico e moderno al buddhismo.

Sumedho racconta con umiltà la sua esperienza, tutti i dubbi, le sofferenze e i ripensamenti che ha dovuto vincere per imparare a vivere nel Dharma con sincerità. Il suo è un insegnamento prezioso per tutti gli occidentali.

Il venerabile Gyatrul Rinpoche propone tre testi della tradizione Nyingma che si riferiscono appunto alla pratica formale, alla vita quotidiana e al sonno: il primo è uno dei più semplici e utili manuali per lo Yoga del sogno; il secondo è un manuale dzog-chen di meditazione samatha e vipassana; il terzo, infine, spiega come migliorare la qualità delle proprie esperienze quotidiane.

Un maestro è sempre necessario, nessuno vuole negarlo; ma nel frattempo, comunque, ecco le regole basilari con cui iniziare. Sicuramente uno dei migliori manuali di meditazione in circolazione.

L'autrice, fondatrice dell'Insight Meditation Society, a Barre, ci indica come coltivare sistematicamente la gentilezza amorevole nella nostra vita, perché solo in essa troveremo i semi della felicità, di un profondo benessere, di un rapporto risanante con noi stessi e tutti gli esseri con i quali condividiamo questo fragile pianeta

Leggendo queste pagine si è guidati a un risveglio interiore che ci permette di vedere una realtà diversa da quella in cui siamo immersi, liberandoci dai suoi condizionamenti e da emozioni e desideri che non ci appartengono davvero.

'intreccio di avventure, di portenti, miracoli e rivelazioni che circonda il percorso di quest'uomo straordinario sembra la trama di un romanzo messa a punto da un abilissimo scrittore, mentre invece si tratta di realtà ben documentata....

Compilato nel XIII secolo dal maestro Wumen Hui-k'ai (in giapponese, Mumon Ekai, 1183-1260), comprende quarantotto "koan" che risalgono all'epoca T'ang, l'epoca d'oro dello zen cinese. Questa traduzione, curata personalmente dal maestro Zenkei Shibayama, è particolarmente preziosa per tutti i cultori dello zen.

Nel corso del volume gli autori, basandosi sull'esperienza diretta di quel che vanno descrivendo, guidano i praticanti con dovizia di particolari in tutte le fasi degli assorbimenti meditativi dei jhana: la consapevolezza del respiro, la meditazione di accesso, il sorgere progressivo dei quattro jhana materiali e dei quattro jhana immateriali.

In questo libro, ricco di aneddoti tratti dagli anni di addestramento spirituale in Tibet, Anyen tratteggia l'utilità e la funzione dei diversi insegnamenti buddhisti, dai sutra ai tantra, fino agli insegnamenti più alti del suo lignaggio spirituale: lo dzogchen e la mahamudra; illustra, inoltre, l'importanza cruciale della consapevolezza per un sicuro progresso lungo il sentiero dell'illuminazione. Illuminazione che, insegna il Rinpoche, avviene per gradi, con ripetuti momenti di risveglio.