Questo volume raccoglie gli argomenti trattati durante 11 conferenze tenute in diverse città fra il 28 agosto 1923 e il 29 agosto 1924. Vengono illustrati i principi fondamentali della medicina e della farmacopea antroposofiche

La pedagogia curativa viene applicata nelle Comunità Camphill per la cura, l'educazione e l'integrazione sociale di ragazzi disabili o disadattati. Essa si serve di una serie di terapie specifiche oltre che di strumenti educativi particolari, quali un programma scolastico adattato alle possibilità individuali e, soprattutto, un'accurata organizzazione della vita quotidiana.

“...Io credo che la cecità abbia una sua funzione propria, la funzione di ricordare l'origine interiore di ogni conoscenza e il meraviglioso potere di sostituzione delle forme percettive e delle immagini...” Ai non vedenti il messaggio non consolatorio ma illuminante di uno di loro: “La cecità ha mutato il mio sguardo, non l'ha spento.”

Un libro per una migliore comprensione della vita in coppia.

Quanto siano insufficienti i concetti tradizionali per esprimere l'essenza della materia ed a porre tale problema talmente complesso in termini appropriati viene dimostrato dalle discussioni sterili, le quali, condotte sempre con gli stessi argomenti per decenni, continuavano a vertere sempre sugli stessi aspetti. ...

In questo libro medici, fisici, botanici, pazienti dicono la loro sui misteri del vischio e sulle sue forze di guarigione. Anche gli spiriti della natura prendono la parola nei colloqui sui retroscena spirituali dell'entità del vischio come pure su un progetto di ricerca svolto in collaborazione tra medici e spiriti della natura allo scopo di produrre numerosi nuovi farmaci contro il cancro ed altre malattie.

Il modello archetipico creato da Steiner nel 1923/24 è una sorgente inesauribile di ispirazione per tutti coloro che vogliono unire i principi di una guida spirituale con quelli delle competenze professionali e delle necessità del lavoro. Gli autori di questo scritto, con l’esempio dello sviluppo del movimento medico antroposofico a partire dal 1988, mostrano come sia sorta questa configurazione sociale...

Un libro, questo, che come sostiene Filippo Liverziani nella Postfazione sarà di grande utilità non solo alle persone che hanno perduto una persona cara, bensì a tutti gli esseri umani in quanto tali, perché affronta la questione del senso della vita. "Dalle comunicazioni con l'Aldilà riceviamo grandi belle notizie. I nostri orizzonti si spalancano nell'immenso, in un decollo favoloso. Il pensiero di quello cui siamo destinati ci può essere di grande aiuto nelle difficoltà della vita terrena e nelle sue immancabili amarezze".

L'immagine dell'Essere Umano in modo nuovo e completo dal punto di vista macrocosmico e microcosmico: nessuno prima di lui aveva descritto così chiaramente e dettagliatamente i quattro corpi costitutivi dell'uomo.

Rudolf Steiner ancora nel 1923 diceva: Cosa si fa quando uno si ammala? Per prima cosa gli si sente il polso. Il suo battito è un baromentro dello stato globale di salute e di malattia: non è altro che il movimento del sangue. In questo lavoro il dottor Boriosi espone teorie e suggerisce tecniche per un corretto esame dei polsi. Il libro è dedicato a chi conosca un po’ l’Antroposofia; comunque qualsiasi persona aperta, disponibile e curiosa ne può trarre vantaggio.

Il conte Fritz von Bothmer elaborò la sua ginnastica tra il 1922 e il 1938 quando, su richiesta di Rudolf Steiner, assunse l’insegnamento della ginnastica nella prima “Scuola Waldorf”. Il dott. med. Johannes W. Rohen, professore anatomista, descrive gli aspetti fisiologici di questa ginnastica. Una breve biografia di Fritz von Bothmer offre una visione dell’epoca e delle circostanze in cui egli operò.

Questo libro rivela la necessità di ritrovare il filo del proprio destino, di considerare la sofferenza e la malattia quali occasioni di esercitare una “muscolatura spirituale” capace di potenziare infinitamente le proprie forze. Il medico è l’assistente necessario all’auto-guarigione, che impegna l’Io dell’uomo sano e orientato verso il futuro, per una fruttuosa collaborazione fra medico e paziente.

In futuro, terapia e guarigione saranno possibili grazie al contributo della coscienza del malato, una coscienza che, in ogni caso, é molto più del consapevole percepire o ricordare un evento, e consiste piuttosto nell'essere consapevoli della necessità del processo di trasformazione che il malato deve compiere nel percorso che dalla malattia lo porterà ad un nuovo stato di salute.