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Tugendhat Ernst
Ernst Tugendhat (Brno, 1930), appartenente a una famiglia ebraica fuggita dalla Cecoslovacchia nel 1938, ha insegnato Filosofia all’Università di Heidelberg (1966-75), alla Freie Universität di Berlino (1980-92), di cui ora è professore emerito, e in seguito a Santiago del Cile, Vienna e Praga, come visiting professor. Studioso di Aristotele (Ti kata tinos. Eine Untersuchung zu Struktur und Ursprung aristotelischer Grundbegriffe, 1958), Husserl e Heidegger (Die Wahrheitsbegriff bei Husserl und Heidegger, 1967), è il maggior esponente della tradizione analitica all’interno della filosofia tedesca contemporanea. Nel 2005 ha vinto il Meister Eckhart Prize. Nei suoi saggi riflette su filosofia del linguaggio, antropologia filosofica, etica, teoria dell’azione; l’ultimo è Anthropologie statt Metaphysik (2007). In traduzione italiana sono apparsi: Problemi di etica (1987), Introduzione alla filosofia analitica, a cura di Carlo Penco (1989), Autocoscienza e autoderminazione. Interpretazioni analitiche (1997).
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Egocentricità e Mistica
Studio antropologico
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€ 16.00
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Novità |
In questo saggio di smagliante acutezza l'Autore chiarisce le fondamentali implicazioni antropologiche ed etiche dell’atto linguistico di dire «io». Innanzi tutto, dicendo «io» ciascuno di noi si pone al centro, nel senso che dichiara di avere al contempo coscienza di se stesso come centro e coscienza di altri centri, di altri esseri indipendenti dotati di un analogo statuto di realtà.
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di:
Tugendhat Ernst
Bollati Boringhieri
ISBN: 978-88-339-2137-2
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Pag. 157 Formato: 14,5 x 21,7 cm. Anno: 2010
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