Questo volume propone di utilizzare le tecniche ipnotiche nel campo del disagio infantile, e spiega come utilizzare la creatività, la narrazione e il gioco per creare la possibilità di un rapporto con bambini e adolescenti fondato sul massimo rispetto della loro natura e personalità. La finalità è sfatare i pregiudizi di chi, ancorato ad una visione "classica" dell'ipnosi, articolata attorno ad un paradigma rigido ed autoritario, vi intravede un'inquietante tecnica manipolativa da cui proteggere i pazienti più giovani. Solo la confidenza con l'approccio naturalistico alla trance consente di considerarne il fervore teorico e l'ampiezza dei campi applicativi nell'età evolutiva e di vedere nel bambino, non l'oggetto vulnerabile di un intervento esterno direttivo, ma un protagonista, attivo e spesso entusiasta, della costruzione di un "come se" sul quale la ricerca neurofisiologica sta gettando una luce nuova.