|
Boris Pahor, Mila Orlic
Boris Pahor, classe 1913, è uno scrittore triestino di madrelingua slovena. I suoi romanzi autobiografici, tradotti e premiati in tutta Europa, gli sono valsi la candidatura al Nobel e il conferimento della Legion d’Onore. In Italia è noto soprattutto per la testimonianza della sua esperienza nel lager, Necropoli (scritta nel 1967 e tradotta per la prima volta nel 1997). Tra le altre opere, si ricordano: Il rogo nel porto (1959, 2001), Qui è proibito parlare (1964, 2009), Il petalo giallo (1999, 2004).
Mila Orlic insegna Storia contemporanea all’Università di Fiume (Croazia). Tra le sue pubblicazioni: Una storia balcanica (curatela con L. Bertucelli, Ombre corte, 2008) e Tre volte no (con B. Pahor, Rizzoli, 2009).
|
|
|
|
|
Tre Volte No
Memorie di un uomo libero
|
€ 17.50
€ 16.62
(-5%)
|
DISPONIBILE 3-4 gg. lavorativi
Novità |
“Il fascismo ci aveva portato via la lingua, le scuole, persino i nomi. Tutto ciò che poteva esprimere, anche vagamente, la nostra identità nazionale fu cancellato.” Boris Pahor era soltanto un bambino quando a Trieste fu proibito parlare sloveno. L’italianizzazione forzata, imposta dal fascismo alla città multiculturale in cui era nato e cresciuto, lo segnò per sempre. Bocciato più volte da studente, seminarista per ripiego, soldato dell’esercito italiano, antifascista militante, deportato politico, insegnante e infine scrittore acclamato, Pahor ripercorre qui gli snodi della sua esperienza scandita dai tre no che oppose con uguale fermezza al fascismo, al nazismo e al comunismo...
|
|
|
|
|
|
|
|
|