Caterina Duzzi racconta senza filtri quello che i figli dei sessantottini hanno odiato dei loro genitori. Una trentenne di oggi a confronto con la meglio gioventù di allora: il sogno dei giovani rivoluzionari è stato l’incubo dei loro bambini. “Eccomi qui. Prodotto imperfetto dell’anti-autoritarismo, delle barricate, dello spontaneismo. Sposata, due figli. Mi piace preparare le torte a mio figlio e spesso vesto mia figlia di rosa. A quanto pare, l’educazione antiborghese non ha lasciato tracce su di me.” Qualcuno dice che la città in cui nasci condizionerà gran parte della tua vita. Altri hanno imparato a loro spese che la famiglia in cui cresci farà il resto. Sommate queste due ragioni e capirete perché ritrovarsi bambina nella Milano della contestazione non può che essere l’inizio di una piccola grande storia...