Come sfuggire dall’oblio dei condizionamenti che ci hanno plasmato e dai desideri che orientano le nostre azioni? Come evitare di trasformarci in uomini e donne d’allevamento, un tempo domati dalla violenza di chi proponeva la creazione dell’“uomo nuovo” e ora spesso appagati dal più agevole accesso alla soddisfazione di bisogni e desideri legittimi, ma per millenni inibiti: cibo, sesso, divertimento? Come rapportarci al “demone che tiene i fili” del nostro destino, rendendoci conto di come siamo divenuti quel che siamo e di ciò che potremmo ancora essere? Contro il diffuso fast food intellettuale, questo volume mira a rispondere a simili domande con riflessioni rigorose, documentate e avvincenti.