Lo zen si è sempre dimostrato estremamente attento a manifestare il non manifesto. Giocando abilmente col paradosso e trasmettendo senza tradimenti la vera essenza dell'insegnamento tramite Koan e, nel nostro caso, i disegni quasi umoristici del contadino e il bue, lo zen è un dito che punta la luna e indica, con imperturbabile sicurezza, quel mistero che è a mille miliardi di leghe al di là del dito.