Le pagine in cui Manuela Trinci con Paolo Sarti raccontano e si raccontano, riflettono e analizzano, si commuovono o si adirano, sono amorose nella difesa del diritto dei bambini al rispetto e aspre nell’accusa, sia quando ironica sia quando veemente, a chi dice di amarli mentre va accanitamente tarpando le potenzialità e i talenti di cui sono portatori, in particolare, i bambini.