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Giuseppe Conte, Maria Rosa Teodori
Giuseppe Conte, nato a Imperia nel 1945, ha pubblicato saggi (tra cui La metafora barocca, 1972, e Lettera ai disperati sulla primavera, 2006), raccolte di poesia (tra le altre L’Oceano e il Ragazzo, 1983, 2002 e Ferite e rifioriture, 2006, Premio Viareggio) e romanzi (tra cui Il terzo ufficiale, 2002, Premio Hemingway, La casa delle onde, 2005, Selezione Premio Strega, L’adultera, 2008, Premio Manzoni, Il male veniva dal mare, 2013. È autore di traduzioni, antologie, libretti d’opera, testi teatrali, e ha collaborato a giornali e a programmi televisivi.
Maria Rosa Teodori è nata a Oneglia da madre ligure e padre lombardo. Ha insegnato, introdotto i suoi piccoli alunni al mondo della poesia, viaggiato, coltivato la propria passione per le lingue straniere (l’arabo in particolare). Negli anni, le è capitato di mettere a tavola poeti, scrittori, giornalisti, editori, Accademici della Cucina Italiana e Accademici di Svezia. Ha avuto casa a Nizza per molti anni, attualmente abita a Sanremo in un quartiere tra il verde e vicino al mare.
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La Cucina dell'Anima
99 ricette sapienziali
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€ 12.00
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DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
Novità |
Questo libro, buono in cucina e anche in biblioteca, accanto ai piaceri del cibo e quelli dello spirito ci regala anche il piacere della lettura e le atmosfere, le emozioni, le storie di amici speciali che si sono seduti attorno alla tavola di Maria Rosa e Giuseppe, una tavola grande come tutto il mondo, e alle sue Novantanove ricette. Da sempre e a tutte le latitudini, attorno al cibo l’umanità ha costruito una quantità di gesti e significati: offerta e ricevimento, piacere, trasformazione, esplorazione, tabù, condivisione, astinenza, terapia, rito... In questo libro Maria Rosa Teodori e Giuseppe Conte ci riportano in contatto con la ricchezza di tutte queste dimensioni, guidandoci – lei dalla cucina, lui, per così dire, dalla biblioteca – in sei percorsi alla ricerca delle ricette in cui esse prendono forma e sapore: dall’India al Profondo Nord, dai Nativi americani all’estremo Oriente, dal deserto alle cucine dei nostri monasteri e del nostro mare.
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