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Questo libro, buono in cucina e anche in biblioteca, accanto ai piaceri del cibo e quelli dello spirito ci regala anche il piacere della lettura e le atmosfere, le emozioni, le storie di amici speciali che si sono seduti attorno alla tavola di Maria Rosa e Giuseppe, una tavola grande come tutto il mondo, e alle sue Novantanove ricette. Da sempre e a tutte le latitudini, attorno al cibo l’umanità ha costruito una quantità di gesti e significati: offerta e ricevimento, piacere, trasformazione, esplorazione, tabù, condivisione, astinenza, terapia, rito... In questo libro Maria Rosa Teodori e Giuseppe Conte ci riportano in contatto con la ricchezza di tutte queste dimensioni, guidandoci – lei dalla cucina, lui, per così dire, dalla biblioteca – in sei percorsi alla ricerca delle ricette in cui esse prendono forma e sapore: dall’India al Profondo Nord, dai Nativi americani all’estremo Oriente, dal deserto alle cucine dei nostri monasteri e del nostro mare.
Sono le ricette scoperte durante i loro viaggi, ricette buone e «facili da eseguire», e scelte accuratamente pensando che il loro potere nutritivo «si moltiplicherà, perché gioverà anche all’anima».
Questo libro dà la parola al mito (il grande racconto universal delle origini e dei perché) che viviamo in cucina. Il miracolo che avviene ogni volta che mangiamo. Qualunque cosa mangiamo. A casa, in una trattoria modesta, nel più famoso ristorante stellato. In ristrettezze o nella più grande opulenza. Che è un miracolo semplice ma anche segreto e dimenticato. Tanto che per svelarcelo non basta la cultura specialistica anche vastissima di un gastronomo, di un nutrizionista, di un sociologo. Occorre qualcosa di più."
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