Un approccio alla musica come entità filosofica piuttosto che come fenomeno sonoro. È quindi incentrato sul flusso della musica come energia cosmica, sul suo ruolo e le sue funzioni nel piano creativo universale. I primi capitoli trattano della posizione dialettica della musica e della sua essenza d’infinitezza. I seguenti riguardano la musica in relazione ad altre energie cosmiche, come la devozione, l’amore, la creatività, la bellezza, l’armonia, e ne discutono la dimensione spirituale. Le argomentazioni teoretiche sono supportate da citazioni poetiche di Rabrindanath Tagore, Nobel nel 1913 per la Letteratura, e dei Bāul del Bengala, una comunità di cantori mistici che vivono la religiosità attraverso la musica. “… Una volta che la verità è stata realizzata, una volta che la musica si rivela all’uomo nella sua massima dolcezza cosmica, la presenza emergente eclissa nel suo beato splendore tutte le spiegazioni razionali, i resoconti descrittivi.”.