Vent’anni dopo, sì, ma non si tratta dei Tre Moschettieri (più uno che era il giovane Aramis): questa volta si tratta dei nostri spassosi e furbissimi amici insetti, raccontati in una nuova edizione di ‘Insetto sarai tu’. Loro non sono invecchiati, ma la scienza ha fatto passi da gigante, e oggi delle loro astuzie ne sa molto più di allora. Purtroppo nel frattempo gli esseri umani hanno fatto anche gigantesche castronerie e continuano a farle, così oggi - al contrario di quel che vorremmo credere - gli insetti sono molto più vicini a diventare ‘Padroni della Terra’, come prevedeva già nel 1970 il grande entomologo Karl von Frisch. Loro, gli insetti, di castronerie non ne fanno mai, anzi hanno messo a punto nuove strategie e hanno affinato i loro minuscoli cervelli per affrontare i guai provocati da noi. Quindi se ancora non li conoscete è il momento buono per aprire il nuovo libro e incontrarli. Se invece avevate già letto una delle numerose edizioni precedenti (forse quella che è stata un Oscar Mondadori?), gusterete ancora meglio questa edizione ancora più aggiornata che esce vent’anni dopo la prima, quando Giorgio Forattini l’ha illustrata col suo umorismo, e scoprirete molte cose nuove.

NUOVA EDIZIONE. I segnali sulla necessità di rivedere il parametro della crescita su cui si fondano le società industriali continuano a moltiplicarsi: l'avvicinarsi dell'esaurimento delle fonti fossili di energia e le guerre per averne il controllo, i mutamenti climatici, l'innalzamento della temperatura terrestre, lo scioglimento dei ghiacciai, la crescita dei rifiuti, le devastazioni e l'inquinamento ambientale. Eppure economisti e politici, industriali e sindacalisti con l'ausilio dei mass media continuano a porre nella crescita del prodotto interno lordo il senso stesso dell'attività produttiva. In un mondo finito, con risorse finite e con capacità di carico limitate, una crescita infinita è impossibile, anche se le innovazioni tecnologiche venissero indirizzate a ridurre l'impatto ambientale, il consumo di risorse e la produzione di rifiuti. Queste misure sarebbero travolte dalla crescita della produzione e dei consumi in paesi come la Cina, l'India e il Brasile, dove vive circa la metà della popolazione mondiale. È arrivato il momento di smontare il mito della crescita, di definire nuovi parametri per le attività economiche e produttive, di elaborare un'altra cultura, un altro sapere e un altro saper fare, di sperimentare modi diversi dirapportarsi col mondo, con gli altri e con se stessi.

Il nostro sistema energetico spreca e disperde nell'atmosfera più energia di quanta ne utilizzi. Quindi prima di pensare alle fonti rinnovabili con cui soddisfare una domanda che sembra destinata ad ampliarsi con la crescita del PIL, è necessario eliminare sprechi, inefficienze e usi impropri. Allo stato attuale della tecnologia, si possono ridurre almeno della metà i consumi di fonti fossili senza compromettere i servizi finali nella produzione elettrica, negli usi termici e nell'autotrasporto. In questo modo si ridurrebbero sia le emissioni di CO2, che sono la causa principale dell'effetto serra, sia i costi economici della bolletta energetica delle famiglie, delle imprese e dell'economia nazionale.

Nel corso di un misterioso congresso mondiale dei fattori ambientali, una molecola d'acqua, una molecola di anidride carbonica, un escremento, un atomo di ossigeno, un atomo di azoto, un batterio e un cromosoma raccontano i grandi cicli della vita attraverso l'incessante farsi e disfarsi delle loro relazioni. Dai racconti e dai reciproci rimandi si delinea un vero e proprio trattatello di biochimica in forma narrativa, in cui con un linguaggio accessibile anche ai non addetti ai lavori vengono esposte le metamorfosi che i protagonisti-narratori subiscono interagendo tra loro, sintetizzandosi nelle molecole complesse da cui ha origine la vita e scomponendosi al suo termine per tornare a interagire, sintetizzarsi e scomporsi. Ma forti elementi di novità li riempiono di sgomento a causa delle alterazioni che sono state prodotte nei loro rapporti dalla specia umana...