La libertà, come il bene e la felicità, può essere l'esito della consapevolezza. Diversamente tutta la nostra vita diventa frenetica e confusa, disordinata e inutile. Un'antica storia racconta di un uomo che in sella a un cavallo percorreva ogni strada a folle velocità. Alla domanda di un occasionale passante: "Dove stai andando?", l'uomo rispose: "Non lo so, chiedilo al cavallo". Spesso il nostro destino è proprio questo: correre in modo inquieto e convulso non perché abbiamo una meta, ma perché non sappiamo fare altro che correre, con l'unica segreta intenzione di distrarci dal nostro vuoto e dalla nostra paura. Questo libro illustra tre "laboratori di consapevolezza" che possono aiutare a ritrovarsi, per lasciarsi alle spalle quelle abitudini che sono fonte di sofferenza e ridare un senso alla nostra vita, affinché in essa possa tornare a fare breccia la gioia e la speranza.