Per le 42 storie di questo volume, la curatrice, una studiosa israeliana di formazione anglosassone, ha attinto da un ampio contesto che spazia dal marocco alla Palestina, dando voce al contadino egiziano come al portatore d'acqua della Nubia, al cuoco siriano come al mercante dell'Iraq. Gente umile, che si esprime però con lo stesso linguaggio fiorito e le stesse poetiche iperboli usate dai principi e dagli sceicchi. L'elemento che li accomuna è la fede in Allah, grande, onnipresente, nel quale si concentrao la rassegnazione e la speranza, la generosità e la vendetta, il senso dell'onore e la saggezza di tutte le genti arabe.