La Bhagavad-gita è il più antico testo spirituale conosciuto. Il dialogo tra Krishna, il maestro, e Arjuna, il discepolo, ha illuminato, secolo dopo secolo, la mente di milioni di persone. E' considerato il libro base dell'antica filosofia indiana. In Occidente le prime traduzioni furono amate dai filosofi trascendentalisti tedeschi della fine del settecento. Tra questi emerge Arthur Schopenhauer che disse: "Si tratta dell'opera più istruttiva e sublime che esista al mondo". Fino ad oggi questo libro ha avuto molti estimatori tra cui lo scrittore Hermann Hesse e il regista Federico Fellini. Il Mahatma Gandhi, profeta della nonviolenza, la leggeva tutti i giorni e affermava che la lettura della Bhagavad-gita lo aveva aiutato a superare tutte le enormi difficoltà della sua vita.